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Largo alle donne nella Scienza! Distruggiamo gli stereotipi, sfidiamo i pregiudizi di genere e sconfiggiamo la discriminazione che ostacola donne e ragazze nel perseguire una carriera STEM.

Per promuovere l’uguaglianza di genere e l’empowerment femminile, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite  dichiara l’11 febbraio Giornata Internazionale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza.  Il tema di quest’anno è “Investire nelle donne e nelle ragazze nella scienza per una crescita verde e inclusiva”. 

Poniamo fine allo squilibrio di genere nelle STEM

Per troppo tempo i campi STEM sono stati plasmati da pregiudizi di genere che escludono donne e ragazze: l’accesso ineguale all’istruzione, alle tecnologie e alle posizioni di leadership ha allontanato innumerevoli menti femminili brillanti dalle carriere STEM e ne ha bloccato il progresso. Per secoli, il ruolo delle donne nella scienza è stato sottovalutato. Eppure i raggi X, e persino la scoperta della materia oscura sono stati tutti merito del lavoro delle scienziate, ma nella maggior parte dei casi hanno ricevuto pochi riconoscimenti e sono state discriminate dai loro coetanei maschi. Queste donne si sono battute per approfondire le conoscenze scientifiche e rompere le barriere di genere. Oggi, le loro scoperte e i loro risultati continuano a ispirare innumerevoli altre persone a intraprendere una carriera scientifica.

L’ONU ci racconta che attualmente il 28% dei ricercatori di tutto il mondo sono donne. Secondo i dati dell’UNESCO (2014 – 2016), solo il 30% circa di tutte le studentesse sceglie i campi legati alle STEM nell’istruzione superiore. A livello globale, l’iscrizione delle studentesse è particolarmente bassa nei settori delle ICT (3%), delle scienze naturali, della matematica e della statistica (5%) e dell’ingegneria, delle costruzioni (8%). 

Inoltre, le donne nei campi STEM sono “pubblicate meno, pagate meno per le loro ricerche e non avanzano quanto gli uomini nella loro carriera”, secondo Phumzile Mlambo-Ngcuka, sottosegretario generale delle Nazioni Unite e direttore esecutivo di UN Women.

Un altro dato? Solo 17 donne hanno vinto il premio Nobel per la fisica, la chimica o la medicina dopo Marie Curie nel 1903, rispetto a 572 uomini.

Secondo noi è importante dare un segnale di rottura con gli stereotipi: il gender gap nel settore scientifico rischia di tenere le donne ai margini del futuro del lavoro, perché sarà proprio negli ambiti tecnologico-scientifici che si genererà maggiore occupazione.

Ispirare le giovani generazione grazie alle role model

Per avvicinare le ragazze allo studio in ambito scientifico è importante mostrare esempi di donne che hanno avuto successo. Un ruolo importante lo giocano i media, il mondo sullo schermo riflette pregiudizi diffusi nella società: lo studio “Gender Bias Without Borders” del 2015 del Geena Davis Institute ha mostrato che tra i personaggi sullo schermo con un lavoro STEM identificabile, solo il 12% erano donne. Il ruolo più importante è svolto dai sistemi educativi nel determinare l’interesse delle ragazze per le materie STEM e nel fornire pari opportunità di accesso e di beneficiare di un’educazione STEM di qualità.

 

InspirinGirls porta nelle scuole medie di tutta Italia le testimonianze delle role model, donne manager, ingegnere, professioniste, sportive, imprenditrici e il racconto delle loro carriere professionali, del coraggio e della passione che hanno guidato le loro scelte, oltre gli stereotipi di genere.

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