
Samantha Cristoforetti, la prima donna europea Comandante della Stazione Spaziale Internazionale, risponde […] Leggi tutto
I sogni dei più piccoli sono dettati ancora oggi dagli stereotipi di genere, se è vero che già all’età di 6 anni i bambini classificano certe professioni come maschili o femminili. A 8 limitano le loro aspirazioni in base al loro genere e a 13 molti di loro non aspirano più ad alcune professioni, perché considerate poco adatte al proprio genere. E allora è a scuola (oltre che in famiglia naturalmente) che è importante confrontarsi con esempi positivi che smontino gli stereotipi. E’ da qui che parte il progetto internazionale Inspiring Girls, dedicato a ragazzi e ragazze delle scuole medie di tutta Italia. A promuoverlo Valore D, associazione di imprese che promuove la diversità, il talento e la leadership femminile per la crescita delle aziende e del Paese, con la partnership di Eni ed Intesa Sanpaolo. L’idea è quella di promuovere negli istituti scolastici l’incontro con donne role model, che dimostrino che non esistono professioni per donne e professioni per uomini. Il progetto Inspiring Girls è rivolto anche agli insegnanti. Secondo le statistiche infatti il 57% dei docenti e il 51% dei genitori ammette di avere dei pregiudizi di genere inconsapevoli rispetto alle diverse materie studiate e di pensare ancora che quelle più tecnico-scientifiche siano prevalentemente “cose da ragazzi”. Quindi c’è ancora molto da lavorare anche sugli adulti.